Nel 2020 Trevi ha ottenuto questo riconoscimento europeo molto prestigioso che lancia la città nel panorama internazionale come luogo capace di valorizzare il suo territorio olivato, tutelarlo e promuoverlo nel pieno rispetto della tradizione rurale di questa terra.
Il comitato scientifico coordinato da Giuseppe Roma e composto dal presidente Stefano Pisani, dal segretario generale Pier Giorgio Oliveti e Luca Filippetti, esperto di comunicazione digitale, ha analizzato le diverse candidature pervenute nei mesi scorsi sottolineando come nonostante la difficile situazione dovuta alla pandemia, molte città si sono impegnate a proporre i propri progetti e competere così per la “Chiocciola Orange”. In tutto parliamo di 15 realtà del circuito “Cittaslow” provenienti da sei diversi Paesi del mondo che hanno inviato al comitato i loro progetti e iniziative.
GLI ELEMENTI VALUTATI
Gli elementi su cui si è basata la valutazione (per cui sono stati assegnati punteggi compresi tra 1 e 5), hanno riguardato diversi aspetti, tra questi il potenziamento della filosofia di Cittaslow, l’impatto dell’innovazione in termini sociali, la rilevanza delle attività in chiave di condivisione di buone pratiche in un’ottica di network, la visione del futuro, la dimensione del progetto (persone coinvolte e investimenti, il valore dei materiali visuali prodotti”.
LA MOTIVAZIONE DEL PREMIO
Il riconoscimento della “Chiocciola Orange”, hanno spiegato dal comitato, è stato suddiviso per categoria e Trevi ha trionfato in quella relativa alle attività per l’ospitalità, riconoscibilità e impegno. Nella motivazione con cui il comitato ha premiato il progetto trevano “Il paesaggio olivato di Trevi, al centro della Fascia Olivata Assisi-Spoleto” si spiega che il Comune di Trevi è riuscito, con varie azioni coordinate, a tutelare, mantenere e valorizzare il paesaggio olivato e la coltivazione dell’olivo. Gli eventi realizzati negli uliveti, la promozione del recupero di antiche strutture e di cammini hanno creato un “equipaggiamento verde” per visitatori e viaggiatori capace di contrastare l’abbandono e lo spopolamento delle aree rurali.
IL DOSSIER CON GLI INTERVENTI
Nel dossier inviato dalla Giunta guidata dal sindaco Bernardino Sperandio vengono evidenziati alcuni interventi che testimoniano il grande impegno messo in atto in questi anni per sviluppare buone pratiche di tutela e valorizzazione del territorio. Tra queste spiccano l’inscrizione nel Registro dei paesaggi rurali e di interesse storico gestito dal Mipaaft (2018), il riconoscimento quale Sistema agricolo di importanza mondiale da parte della FAO (sito GIAHS dal 2018, quarto in Europa così individuato), la presentazione della candidatura del territorio della Fascia Olivata a Paesaggio Culturale evolutivo-vivente Unesco (in attesa di valutazione).
Per quanto riguarda il territorio vasto relativo al progetto della Fascia Olivata – di valore intercomunale – Trevi è stato il Comune capofila di una serie di iniziative come la candidatura alla VI edizione del Premio Paesaggio del Consiglio d’Europa (avviso Mibact) il riconoscimento quale Ecomuseo della civiltà dell’ulivo dell’Area olivata (20 kmq).
FASCIA OLIVATA E BEST PRACTICE
Sono stati portati avanti interventi materiali per il ripristino del paesaggio come “Trame naturali” (2018), ovvero interventi di ripristino degli spazi che nel tempo hanno subito trasformazioni antropiche e che sono state riportate alla loro originaria connotazione rurale. Il restauro dei muretti a secco nell’oliveto storico di Villa Fabri (2019), la valorizzazione di Villa Fabri e del suo giardino interno.
A Trevi vengono poi organizzati diversi eventi sostenuti dal Comune con rilevanza turistica: Festivol, Pic Nic, Trevi Benessere, la camminata tra gli olivi e l’Ottobre trevano. In evidenza poi il progetto di sussidiarietà orizzontale de “I Sentieri nella Fascia Olivata”. Progetto realizzato da un soggetto privato (Kolorado sas) cui il Comune di Trevi ha aderito come sostenitore e che è stato cofinanziato dalla Regione Umbria. Un’attività di valorizzazione che ha portato alla mappatura digitale di oltre 70 km di percorsi collinari che collegano Assisi e Spoleto e attraversano Spello, Foligno, Trevi e Campello sul Clitunno. Tevi, inoltre, è tappa di due importanti percorsi escursionistici: il Cammino di Francesco e il Sentiero degli Ulivi.
Il 14 marzo 2019 Trevi ha ricevuto l’encomio dal Mibact per essere un’esperienza significativa sul territorio nazionale per le azioni svolte a favore dei valori del paesaggio. Il progetto denominato “Il paesaggio olivato e la biodiversità a Trevi” è stato ritenuto di particolare interesse per le azioni attivate per la tutela del paesaggio, accompagnate da interventi promozionali e divulgativi per la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul tema della tutela ambientale.
Il Comune di Trevi, partecipando alla selezione, ha candidato il proprio territorio, la cui strategia di sviluppo e valorizzazione, secondo l’approccio bottom-up, si basa sulle caratteristiche peculiari che contraddistinguono l’area, ne individua le linee fondamentali nelle potenzialità e nei fabbisogni locali, interpretandoli nell’ottica della loro sostenibilità ambientale.
Per ragioni naturalistiche, storiche, culturali e architettoniche, Trevi è la rappresentazione, a cielo aperto, di un territorio che incarna i valori dello sviluppo sostenibile, della tutela della biodiversità e del paesaggio, in particolare olivato.
Vari sono gli elementi richiamati nella candidatura e tutti quanti, come pezzi di un puzzle, danno vita ad un paesaggio unico, uniti dalla comune logica di protezione e conservazione dell’ambiente e del paesaggio, per il benessere di coloro che, a vario titolo, lo vivono (cittadini residenti o visitatori, conduttori di attività economiche).
L'IMPORTANZA DELL'OLIVO
In un’ottica circolare espansiva, la coltivazione della pianta di olivo è l’elemento che caratterizza l’intero territorio comunale e su di esso è stata impostata la sua valorizzazione:
riqualificazione del giardino interno di Villa Fabri, divenuto il trait d’union tra la campagna olivetata circostante e il centro medievale murato. Il giardino botanico evoca il rapporto con il paesaggio agrario degli oliveti e l’elemento generatore dell’architettura del progetto è il ramo di ulivo;
- iscrizione del territorio "Fascia Olivata Assisi-Spoleto", di cui il territorio trevano è parte centrale, nel Registro nazionale dei paesaggi rurali e storici del Mipaaf e suo riconoscimento quale Sistema Agricolo di importanza mondiale (sito GIAHS) da parte della FAO;
- attuazione in corso del progetto "TRAME NATURALI" finanziato PSR 14-20, per la realizzazione di Aree e connessioni verdi funzionali alla riqualificazione del paesaggio Trevano.
La candidatura del Comune di Trevi è stata valutata quale esperienza significativa sul territorio nazionale e pertanto è risultata meritevole di un encomio per le azioni svolte a favore dei valori del paesaggio.
Il Comune di Trevi ha candidato il Museo della Civiltà dell’olio e dell’ulivo, quale esperienza legata al turismo dell’olio. Il Museo è tra i tre finalisti per la categoria Musei dedicati all’olio. Sono 17 le esperienze dell’olio finaliste del Primo Concorso nazionale Turismo dell’Olio. La giuria di esperti presieduta dalla prof. Roberta Garibaldi, le ha selezionate tra le 118 in gara nelle sei categorie previste.
Tra i tre finalisti della categoria Musei dedicati all’olio/Frantoi Ipogei/Uliveti Storici c’è anche il Museo della Civiltà dell’Ulivo di Trevi, il primo a carattere pubblico in Europa, nel centro storico del borgo medievale noto anche come Capitale dell’Olio. A contendere il titolo di vincitore sono il Museo dell’Olio della Sabina di Castelnuovo di Farfa (Ri) ed il Museo dell’Olivo Carlo Carli – Fratelli Carli S.p.A. di Imperia (Im).
Obiettivo del Concorso è quello di raccogliere te raccontare le migliori esperienze legate al turismo dell’olio promosse dalle Città dell’Olio. Una grande opportunità per dare visibilità e valore alle proposte turistiche ed alle attività esperienziali che emergono dai nostri territori a cui viene poi dato risalto attraverso i media e la promozione sui canali di comunicazione web e social dell’Associazione Città dell’Olio.
Il 30 dicembre 2020 il Sindaco di Trevi, Bernardino Sperandio e Stefania Moccoli, Assessore alla Promozione Turistica del Comune di Trevi hanno accompagnato Roberta Garibaldi e la giuria del concorso, nel sopralluogo al Museo della Civiltà dell’Olivo e si sono detti “molto soddisfatti del posizionamento tra i finalisti. Speriamo di essere premiati come vincitori di questa prima edizione del concorso e di ottenere così la visibilità che il Museo merita, che la città di Trevi merita, dal momento che stiamo investendo, da tempo, energie e risorse nella promozione della Fascia Olivata Assisi-Spoleto che vede Trevi quale centro geografico di questa azione di promozione”.
Il museo ha sede nell’ex convento di S. Francesco, impianto duecentesco ristrutturato nel XIX sec., adiacente alla chiesa omonima e alla Pinacoteca comunale. L’allestimento, voluto e realizzato dal Comune di Trevi, è dedicato alla cultura dell’olio e dell’olivo. La visita inizia con il racconto del coltivatore locale che descrive la coltivazione dell’ulivo, tecnica di produzione e conservazione dell’olio, rituali, superstizioni, credenze religiose e locali. Il percorso prosegue nelle sezioni Botanica, Conosciamo l’olio e l’ulivo, l’Ulivo simbolo di pace, Storia dell’ulivo.
Via Lucarini, 06039, Trevi (Pg) - Umbria - Italia
Presso Complesso Museale di San Francesco
Il comune di Trevi è registrato Emas
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l'Europa investe nelle zone rurali