L’acquedotto medievale portava l’acqua potabile a Trevi dalla sorgente del Fulcione alla fontana dei Cavalli, sita nella piazza del Lago, attuale piazza Garibaldi. Lungo il percorso di circa 4 km l’acquedotto era alimentato da altre sorgenti denominate del Cupo, del Poggio, del Selcio e della Renacciola. Un condotto completamente ispezionabile, largo circa 37 cm ed alto 140, scavato prevalentemente nella roccia e rivestito con pietra locale con la classica copertura a lastre di pietra disposte alla cappuccina. Oggi l’acquedotto può essere visto percorrendo il sentiero degli Ulivi, che dalla chiesa di santa Caterina conduce alla Caprareccia. Da non perdere nella chiesa di santa Caterina il dipinto raffigurante la Crocifissione dei primi anni del Trecento.